Pasotti l’incantatore
È proprio vero, Pasotti è riuscito a incantare la platea del Teatro Morelli, ipnotizzando tutti gli alunni e i professori!
Attività didattica: Spettacolo “Da Shakespeare a Pirandello” – dal 1600 al 1900
Ore 10,00 circa, sullo sfondo del palcoscenico del Teatro Morelli a Cosenza, entra in punta di piedi una ballerina, mentre una voce fuori campo inizia il suo racconto. Le ali della ballerina-farfalla s’aprono e da esse emana una luce intensa che inonda il palcoscenico. La simbologia è chiara, è il sogno di libertà mai sopito di ogni essere umano, ma avvertito ancor di più nell’epoca. L’effetto di luci è davvero sbalorditivo e prende, emozionando tutta la platea! Lentamente incomincia a prender corpo il racconto dalla tragedia “Giulio Cesare”, scritta XVI sec. Nello snodo dell’avvicendarsi degli eventi, gli ideali e le virtù entrano in conflitto tra pubblico e privato. Bruto, da personaggio secondario, diviene grande protagonista incarnando la libertà stessa. Il teatro è come una cornucopia da cui si dispensano ideali e alla parola, si consegna, il suo giusto valore: messaggera di emozioni! La parola finalmente regna sovrana su tutto, la platea in religioso silenzio ascolta. Bruto confessa ai Romani di aver ucciso Cesare per difendere la libertà. Libertà, odio, fedeltà e onore sono al centro della tragedia con l’uomo protagonista assoluto! Essere o non essere questo è il dilemma…la voce di Pasotti richiama l’attenzione sull’attualità di questa tragedia e invita sul palcoscenico un alunno e un insegnante a leggere testi di Dante! È un successo! Intanto il racconto prosegue per alleggerirsi con la riflessione intorno al bisogno vitale di avvicinare il teatro ai giovani, ma ancor di più il teatro classico. L’attore quindi introduce tra i due segmenti alcuni scrittori contemporanei e la clip “Io Arlecchino” dello stesso Pasotti che disquisisce sul desiderio di umanizzazione della marionetta e la morte ritenuta tale, quando sopraggiunge con la dimenticanza e non con la morte! Il dialogo con i giovani studenti riprendere sull’importante passaggio dalla Commedia dell’arte senza testi scritti, ma improvvisati, alla Commedia di Carattere ad opera di Carlo Goldoni avvocato, ma che amava incondizionatamente il Teatro e per esso diviene grande innovatore, scrivendo i testi per i suoi personaggi, rubati alla realtà quotidiana. Lo spettacolo prosegue con l’invito sul palcoscenico di altri alunni, tra cui Maria Grazia Zaccaro della V A S.S. per parlar d’amore. L’attività si avvia alla conclusione con l’interpretazione di Pasotti de “L’uomo dal fiore in bocca” e l’accenno velato alla malattia del secolo. Intanto, Maria Claudia Giardino e Francesco La Sorella (VA S.S.), si avvicinano all’uscita e riescono, dopo una non breve attesa, ad ottenere quanto sperato: la dedica sulla locandina!
L’augurio che questa istituzione scolastica consegna ai suoi alunni è che tutti siano come Maria Claudia e Francesco che non demordono fino al raggiungimento del proprio obiettivo.
Lucia Graniti
GRUPPO DI LAVORO: E. Lippo- A. Violi- N. Oriolo- T. Crugliano- M.Giardino- l.Vena- L. Graniti
OBIETTIVI RAGGIUNTI:
- STAR BENE CON SE STESSI E CON GLI ALTRI
- ASCOLTARE
- RICONOSCERE ARGOMENTI GIA SVOLTI E CONOSCERNE NUOVI
- COMPRENDERE LA VALENZA CULTURALE E FORMATIVA DEL TEATRO
- RAGGIUNGERE I PROPRI OBIETTIVI
- RISPETTARE LE REGOLE DEL VIVERE CIVILE